perché è importante distinguerli,
che cos è l olio evo
E’ importante nella scelta di un olio saper distinguere tra olio extravergine d oliva e olio di oliva non extravergine , e capire il significato di olio evo.
cosa vuol dire olio evo
L’olio vergine di oliva per essere definito tale deve essere ottenuto dalla spremitura delle olive ottenuta unicamente mediante procedimenti meccanici .
Si parla di processo meccanico quando l’olio è ottenuto attraverso un processo naturale che non lo altera.
Il processo deve comprendere solamente i trattamenti di lavaggio, decantazione, estrazione per centrifughe e filtrazione.
Cosa significa olio evo? Evo sta per extravergine di oliva, quindi non c’è nessuna differenza tra olio evo e olio extravergine
Infatti è un olio di oliva vergine, la cui acidità libera espressa in acido oleico su 100 g di olio è al massimo allo 0,8%.
Ma che cos’è l’acidità? Bisogna chiarire che l’espressione non significa che è acido.
La percentuale di acidità è un criterio di differenza tra olio di oliva e extravergine.
Infatti questo concetto non ha nulla a che vedere con il gusto dell’olio ma rappresenta la percentuale di acidi grassi che si sono liberati dal glicerolo. Per determinare il livello di acidità sarà necessario sottoporre l’olio ad analisi presso un laboratorio.
In un olio di grande qualità deve aver la percentuale allo 0,1-0,3%, se la percentuale è superiore può essere causa di diversi fattori.
Tra questi fattori: le olive colpite da malattie, o molto mature, se sono state schiacciate durante la raccolta.
Altro requisito fondamentale per considerare la differenza tra olio extravergine e olio di oliva consiste nell’assenza da difetti e da note positive di fruttato.
Questa valutazione è fatta attraverso un Panel test. Un olio per essere qualificato extra vergine di oliva deve ottenere un punteggio di almeno 6,5. Tra gli attributi positivi che può avere l’olio evo fruttato, amaro e piccante (siete curiosi di sapere le caratteristiche che rendono l’olio extravergine di oliva 20 respiri un olio extravergine puro e l’olio giusto per condire i tuoi piatti ? Scopri di più link)
1. fruttato: si chiama così quando l’olio è ottenuto da olive sane e fresche, verdi o mature.
2. Amaro: sapore dell’olio ottenuto dalle olive verdi
3. Piccante: sensazione tipica di oli prodotti all’inizio della campagna di raccolta.
Altri aspetti da valutare nel considerare la differenza tra olio vergine ed extravergine sono : i perossidi.
Questi indicano la quantità di sostanze presenti nell’olio che possono renderlo rancido.
Maggiore è la loro presenza, più è avanzato il processo di ossidazione.
Il loro limite deve essere 20, naturalmente minore è la quantità, più un olio sarà di qualità.

Tipi di olio
Esistono tantissime tipologie di olio oltre a quelle già citate :
Olio d’oliva lampante: che ha un livello di acidità molto alto , superiore al 2% , per questo motivo non dovrebbe essere consumato.
E’ sgradevole sia all’assaggio che all’odore.
Viene chiamato così perchè un tempo era usato per illuminare le lampade.
Il colore di questo olio è molto scuro.
E’ prodotto con procedimento meccanico ma essendo l’olio lampante di qualità molto scarsa, viene miscelato con altro olio.
Questo olio è solitamente d’oliva o extravergine e spesso acquistato dai consumatori finali ignari di tutto ciò.
olio di oliva raffinato: è quell’olio lampante sottoposto a un processo di raffinazione, che tende a ridurre il tasso di acidità attraverso procedimenti chimici. Questo tipo di olio non può essere venduto al dettaglio, ma deve essere miscelato all’olio vergine di oliva, per potere essere venduto.

Olio di sansa di oliva : è ciò che rimane dalla lavorazione delle olive, lo scarto
Si sottopone a una procedura di raffinazione, poi si miscela con dell’olio vergine di oliva.
Infine viene venduto come olio di sansa d’oliva.
Le sostanze chimiche che compongono l’olio extra vergine o extravergine
L’olio extravergine è composto da acidi grassi, questa percentuale dipende dal tipo di oliva, periodo di raccolta, dal clima e da quanto è matura l’oliva.
Gli acidi grassi sono composti da quelli saturi, (10%),
una percentuale da acidi grassi polinsaturi, acido linoleico e linolenico (11%),
una percentuale di acido grasso monoinsaturo, acido oleico (75-80%),
e altri composti minori (tra questi ricordiamo i polifenoli, vitamina A,D, K, squalene etc..
L’olio extravergine di oliva aiuta a prevenire la comparsa di radicali liberi.
Ciò è dovuto grazie alla presenza di polifenoli, vitamina E.
I radicali liberi sono molecole che possono danneggiare il funzionamento delle cellule.
Infatti con il processo di ossidazione, possono provocare condizioni quali malattie renali, diabete, ischemia.
La lotta contro i radicali liberi può essere una sfida ardua.
Ma grazie agli antiossidanti di cui è ricco l’olio, assumendo con regolarità due cucchiai di olio extra vergine di oliva al giorno, possiamo contrastare i danni dei radicali liberi.
Dopo aver illustrato i benefici dell’olio evo è meglio l’ olio di oliva o extravergine?
Sicuramente dal punto di vista salutistico e nutrizionale i benefici dell’olio extravergine di oliva sono molteplici.