In questo articolo sfaterò uno dei luoghi comuni più falsi intorno all’ olio extravergine di oliva ovvero che l’olio vecchio fa male , ti spiegherò del perché questa credenza è del tutto infondata ma così popolare, seguimi fino alla fine dell’articolo e saprai distinguere un prodotto andato a male da uno che può essere ancora consumato.
Perché parlare di data di scadenza è sbagliato
Questo falso mito si basa su una premessa sbagliata ovvero confonde:
la data entro cui alcuni prodotti vanno consumati perché con il tempo si deteriorano.
soggetto a deterioramento. In quest’ultimo caso se si consuma oltre il termine indicato, possono esserci conseguenze sulla salute: come mal di stomaco, problemi al fegato e in casi più gravi intossicazione alimentare.
Tutto questo non accade per l’ olio extravergine d oliva perché non esiste una data di scadenza, ma un periodo in cui è raccomandato consumarlo.
Questa dicitura la ritroviamo nelle etichette con l’espressione “ consumarsi preferibilmente entro “, dove si consiglia di usarlo entro un dato termine, ma non è obbligatorio farlo.
olio d oliva scaduto che conseguenze ci sono?
se provassimo a consumare un olio scaduto non ci sarebbero conseguenze per la salute. Ma allora perché si indica un termine entro il quale è preferibile consumarlo? Perché nell’ olio extra vergine iniziano a diminuire:
le proprietà organolettiche , salutistiche , inoltre perde il sapore e il gusto tipico di quando è fresco e nuovo.
Ma allora l’ olio scaduto fa male? ci sono vari fattori da valutare:
quell’ olio oliva scaduto è un olio extravergine o un olio di oliva?
da quanto tempo è “scaduto”? c’è molta differenza tra un olio di oliva vecchio di 3 anni con uno di 2 anni.
come e dove è stato conservato incide molto
la sua analisi sensoriale e la presenza di polifenoli
A cosa è dovuto il gusto?
Responsabili del gusto sono i polifenoli, questi svolgono numeri benefici:
l’ olio evo grazie a questi si conserva più a lungo, e presenta un profilo fruttato amaro e piccante. Quindi un olio con queste qualità si può consumare anche dopo molto tempo. A differenza di un olio con profilo fruttato leggero, che si può consumare in tempi più brevi.
Il profilo di fruttato , se amaro e piccante o leggero e dolce, dipende dal tipo di olive.
Il nostro olio 20 respiri può essere consumato più a lungo rispetto ad altri oli perché ha un profilo amaro e piccante.
Come conservare l olio
affinché non perda le sue proprietà l’olio deve essere conservato nel modo più corretto possibile
Affinchè ciò avvenga devono essere rispettate determinate condizioni:
-
L’olio se conservato male subisce un processo di ossidazione che ne altera il gusto rendendolo di odore sgradevole facendolo diventare racido
-
Questo processo:
-
aumenta con l’esposizione a luce, calore, umidità, aria e contatto di metalli.,
-
Non bisogna conservarlo:
-
vicino a fornelli, forni, finestre, e in tutti altri posti dove può essere esposto a luce e calore
-
in contenitori di plastica, oliere

Ma come agisce il processo di ossidazione?
Gli acidi grassi a contatto con l’ossigeno formano i perossidi, responsabili del difetto di rancido.
Quindi come conservare correttamente l’olio?
-
scegliere un luogo asciutto e fresco
-
lontano da fonti di calore come forni e fornelli
-
preferire bottiglie di olio in vetro piuttosto che in plastica per impedire l’ossidazione
-
preferire una bottiglia di vetro scuro piuttosto che in vetro chiaro, per impedire ai raggi di sole di filtrare
-
conservare in contenitori di acciaio inox e luoghi bui
-
una volta aperto il contenitori di acciaio per impedire che si ossidi, bisogna travasare l’olio in una bottiglia
-
in questo articolo trovi nel dettaglio come conservare l’olio in maniera perfetta
Il termine di consumazione
Ma l’ olio di oliva scaduto da un anno può essere consumato? si, perché il termine in cui è preferibile consumarlo è di 18 mesi dalla data di imbottigliamento. Ma se si conserva nella maniera corretta anche oltre i 18 mesi.
Tuttavia può capitare di avere un olio molto vecchio in cantina e di esserci dimenticati, e di averlo consumato accidentalmente.
Dubbi e domande come : ho mangiato un olio rancido cosa può succedere? ho mangiato un olio scaduto mi farà male? possono insinuarsi e crearci ansia. In queste circostanze è importante capire:
non esiste un olio oliva scaduto, ma un olio che è preferibile consumare in un dato termine.
l’olio che si è assaggiato che tipo di sapore e colore aveva?
perché un olio se è stato ben conservato, si può consumare anche dopo molto tempo.
e se l’olio aveva un sapore sgradevole e un colore tendente al marrone? molto probabilmente quello che hai assaggiato è un olio andato a male, con difetto di rancido. In quest’ ultimo caso è meglio non consumarlo, per il suo cattivo sapore e perché ha perso tutte le sue proprietà nutrizionali e salutistiche.
che fare con un olio andato a male?
Spesso si pensa che un olio rancido deve essere buttato e basta, in realtà molti sono gli usi che si possono fare con quest’olio. Infatti l’olio evo, cardine della dieta mediterranea, non solo è un ottimo alimento per il nostro organismo, ma numerosi sono gli usi in casa.
tre usi impensabili dell’olio evo
-
Il primo modo in cui usare l’olio scaduto è per lucidare i contenitori di acciaio inox, ti basterà spargere l’olio di oliva su un panno e strofinarlo sul contenitori
-
puoi mescolare olio di oliva e succo di agrumi per lucidare il legno
-
puoi sbloccare una cerniera zip versando qualche goccia di olio su un piccolo pennello e immergerlo sulla zip incastrata