Olio lampante: ciò che scoprirai ti sconvolgerà

In questo articolo parliamo dell’olio lampante e di come questo tipo di olio  usato come carburante per le lampade ad olio in passato, sia successivamente entrato nelle nostre tavole. 
carburante per le lampade ,  oggi è nelle nostre tavole.
Esistono diversi tipi di oli vergini di oliva. Bisogna distinguere tra oli raffinati e oli naturali. Quello che cambia è il processo di produzione.
Gli oli ottenuti da un processo di raffinazione, fanno uso di solventi chimici.
Gli oli ottenuti solo dalla spremitura di olive, sono  benefici per la salute, conseguentemente al processo di  produzione  con metodi naturali.

Non tutti gli oli sono uguali

Esistono quattro tipologie di olio d’ oliva.

Oli senza l’uso di solventi chimici

1) L’ olio extra vergine di oliva, che è il migliore per la salute, è ottenuto dalla spremitura delle sole olive, senza l’uso di solventi chimici. L’ olio extravergine di oliva è privo di difetti, è fruttato dal punto di vista organolettico, ciò è dovuto alla presenza di polifenoli e acido oleico. Grazie a una temperatura controllata, 27 ° C, può mantenere le sue qualità.
Ha un livello di acidità da 0,1 allo 0.8 % di acido oleico. Più questo livello è basso, più un olio è di qualità, Il nostro olio 20 respiri ha un acidità tra le più basse, inferiori allo 0.1%
2) olio di oliva vergine, è un olio con un acidità dallo 0.8 al 2% di acido oleico. Si produce con procedimenti meccanici, senza l’uso di solventi chimici.
A differenza dell’olio evo,  l’olio di oliva presenta dei difetti perché si estrae a temperatura non controllata di conseguenza viene prodotta  una maggiore quantità di olio ma di qualità inferiore.

Oli con l’uso di solventi chimici

1) L’ olio di sansa di oliva, il quale non è altro che l’olio di sansa grezzo miscelato con olio di oliva. L’olio di sansa è il residuo, lo scarto che resta dopo l’estrazione delle olive.
La sansa è composta da bucce, noccioli. La sua acidità non è maggiore a 0.3 grammi per 100 grammi. Questo processo prevede l’uso di solventi chimici.
Attraverso un processo di estrazione può essere consumato. Se vuoi scoprire se l’olio di sansa è commestibile ho scritto un articolo qui
processo di estrazione dell'olio di sansa
processo di estrazione dell’olio di sansa
Dal punto di vista della salute e qualità, l’olio extravergine di oliva è decisamente superiore.
2) olio lampante. L’ olio lampante di oliva per potere essere consumato, deve subire un processo di raffinazione e diventare un olio di oliva raffinato. Quest’ultimo si ricava da quello lampante miscelato a olio di oliva. Il processo avviene nelle raffinerie.
Ha un acidità maggiore del 2%, una percentuale così  alta è sintomo di olio di cattiva qualità, di conseguenza  presenta gravi difetti  e un cattivo sapore, perciò può essere consumato solo dopo  un complicato processo.

L’ olio di oliva lampante: il procedimento

Per essere commestibile questo olio necessita di lungo procedimento, che consiste in diverse fasi:
1) de-acidificazione, è volto ad eliminare l’eccessiva acidità dell’olio lampante. Si miscela  con acqua e soda caustica a  temperatura superiore di  75 ° C.
Gli acidi grassi liberi si eliminano, responsabili dell’acidità. Gli acidi grassi si legano con l’acqua e micro particelle, diventando saponi e precipitano verso il basso.
2) de-colorazione, l’olio lampante è messo in un autoclave , si rimuovono  le clorofille e caroteni che conferiscono un colore brutto. L’olio si miscela con  terre decoloranti a temperature molto alte, fino a 100° C.
Le terre decoloranti sono miscele di minerali argillosi, trattate con l’esano e rimosse con un filtro.
3) deodorazione, serve ad eliminare i composti responsabili dei cattivi odori. L’olio attraversa una corrente di aria a temperature elevate, a 200° C. In questa fase si producono gli acidi grass trans, grassi insaturi.
4) de-marganizzazione, che serve a non rendere l’olio torbido e stabile agli sbalzi di temperatura, impedendo che congeli. Si eliminano i trigliceridi di conseguenza per le  basse temperature si  cristallizzano e quindi vengono rimossi.
Per essere un olio idoneo al consumo, dovrà essere miscelato con olio di oliva, e prenderà il nome di olio di oliva raffinato.

L’olio lampante fa bene?

Il prezzo dell’olio lampante raffinato è nettamente inferiore rispetto all’olio evo, infatti si aggira intorno ai 3 € al kg, conseguentemente viene preferito rispetto ad altri oli, e usato nei prodotti da forno e come olio del tonno. Ma qual é il prezzo da pagare a fronte del risparmio?
  • formazione di  acidi grassi trans, causa dell’ aumento del peso, diabete, malattie vascolari
  • si distruggono gli acidi grassi essenziali, che proteggono dalla trombosi e malattie cardiovascolari
  • i solventi chimici, per esempio  l’esano, vengono usati per produrre l’olio raffinato, ma l’esposizione ad essi è un danno per la salute perché  espone al rischio di Parkinson
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